IIl segreto dell’arte di trovare gli squali (a questo punto l’avevate
gia’ capito) si chiama "pazienza". Ma siccome non tutti a bordo ne sono
ugualmente dotati, alcuni di noi hanno approfittato della vicinanza delle
scogliere di calcare "fresco" maltesi, di un bellissimo color crema, per
andare a cercare le tracce degli squali che ormai non nuotano piu’.
I denti sono praticamente l’unica cosa che si conserva di uno squalo, e
speravamo che queste scogliere, un fondale di "appena" venti milioni di
anni fa formato da un numero infinito di microscopici gusci calcarei di
globigerine, ne conservassero ancora qualcuno.
Ci ha accompagnato il nostro amico Jon Abela, che sotto il sole di
mezzogiorno si e’ messo a scalpellare la roccia (abbastanza tenera, per
fortuna) con un grosso martello da fabbro e un cacciavite.
Un paleontologo avrebbe sicuramente arricciato il naso vedendo questa
attrezzatura, ma non di fronte all’incredibile dente trovato da Jon.
Eccolo qua.
Non sembra proprio il dente di uno squalo? Invece apparteneva a uno
squalo molto piu’ grande, il Megalodon, che poteva raggiungere i 12
metri di lunghezza. Insomma, venti milioni di anni fa, da queste parti,
avremmo avuto bisogno di ben altra gabbia!