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Journal of the fiftythird day on board

24th June, 1999

IIl segreto dell’arte di trovare gli squali (a questo punto l’avevate gia’ capito) si chiama "pazienza". Ma siccome non tutti a bordo ne sono ugualmente dotati, alcuni di noi hanno approfittato della vicinanza delle scogliere di calcare "fresco" maltesi, di un bellissimo color crema, per andare a cercare le tracce degli squali che ormai non nuotano piu’.
I denti sono praticamente l’unica cosa che si conserva di uno squalo, e speravamo che queste scogliere, un fondale di "appena" venti milioni di anni fa formato da un numero infinito di microscopici gusci calcarei di globigerine, ne conservassero ancora qualcuno.
Ci ha accompagnato il nostro amico Jon Abela, che sotto il sole di mezzogiorno si e’ messo a scalpellare la roccia (abbastanza tenera, per fortuna) con un grosso martello da fabbro e un cacciavite.

Un paleontologo avrebbe sicuramente arricciato il naso vedendo questa attrezzatura, ma non di fronte all’incredibile dente trovato da Jon.

Eccolo qua.

 Non sembra proprio il dente di uno squalo? Invece apparteneva a uno squalo molto piu’ grande, il Megalodon, che poteva raggiungere i 12 metri di lunghezza. Insomma, venti milioni di anni fa, da queste parti, avremmo avuto bisogno di ben altra gabbia!

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