Nicola Gasparroni (il Comandante)
Nicola aveva i
calzoncini corti quando magrolino aiutava papa’ Giuseppe a piegare le
reti.
"Ho dovuto lottare con papa’ per fare il pescatore. Lui mi
voleva dietro una scrivania, perche’ sapeva quanto e’ dura la vita in
mare."
Oggi Nicola ha 31
anni rifarebbe la scelta di allora, ma le condizioni dell’Adriatico gli
fanno temere per il Suo futuro.
"Negli ultimi 5 anni, ho visto un grave peggioramento delle
condizioni del mare. A parita’ di sforzo oggi peschiamo la meta’."
E il problema non e’ tanto economico, quanto di prospettive. Che accadra’
nei prossimi anni?
"Oggi siamo piu’ efficienti noi uomini della natura: non diamo
tempo ai pesci di riprodursi e questo va contro i nostri interessi. In
Abruzzo siamo consapevoli del problema e cerchiamo di autocontrollarci
limitando i periodi di pesca, ma flotte di pescherecci arrivano da lontano
e distruggono quello che noi intendevamo preservare. "
L’Adriatico e’ oramai avvolto da una ragnatela e oramai a Pescara la gran
parte del pesce viene dall’estero.
"Pensa che l’ultima spigola l’abbiamo presa 3 anni fa!"
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