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Diario della settantattottesima giornata

DATA: 19 luglio 1999

 

Tonnoterapia

Gli sforzi di Angelo, Caterina e Stefano sono stati premiati. Vediamo in TV, sul televisore adibito a monitor, una grande sagoma scura. Siamo tutti eccitati e con gli occhi incollati al nostro "occhio subacqueo", la telecamera a circuito chiuso che ci consente di guardare quello che succede sotto la barca. Dopo un attimo la sagoma scompare lasciando tutti nel dubbio.

Vai Angelo racconta tu.

"Non disperiamo e proseguiamo a pasturare e a guardare nella telecamera di bordo. Di nuovo una sagoma compare, questa volta netta e definita: e’ un tonno, un esemplare gigantesco di almeno due metri e al primo se ne aggiunge un secondo. In un momento tutti siamo attivi. Alberto inizia a preparare le attrezzature. Angelo da il via a una distribuzione copiosa di sarde per ingolosire i due giganti e trattenerli sul posto. Caterina riprende le scene. I tonni lentamente prendono confidenza e iniziano a girare attorno all’Alicudi inghiottendo sarde a go go a ogni passaggio. Poi un attimo di suspense: Alberto entra in acqua. Non sappiamo come reagiranno i tonni e crediamo siano pochi quelli che hanno incontrato questi affascinanti pesci in piena liberta’. Incrociamo le dita, ma i nostri timori svaniscono davanti al comportamento accondiscendente dei due pesci (sembrano dei tonni rossi, i tonni giganti del Mediterraneo) che accettano la presenza del sub. E’ uno spettacolo straordinario in cui l’uomo si mostra poco adatto al mare, dove puo’ accedere solo grazie alla tecnologia. Lenti, eleganti e possenti i tonni passano e ripassano davanti all’obiettivo e ai nostri occhi afferrando le sarde con le loro ampie bocche lasciandoci il tempo di vedere i loro bellissimi colori e il movimento delle pinne che si alzano e si ripiegano o si allargano a seconda di quanto il pesce vuole fare: accellerare, rallentare, voltare, salire e scendere. Dopo Alberto anche io entro in acqua. E’ un occasione troppo ghiotta per un biologo. Con una telecamera riprendo Alberto che riprende i tonni che prendono le sarde e che ci guardano. Domani racconteranno agli altri tonni che esistono uomini disposti a distribuire cibo senza ami. Uno dei due ha gia’ avuto questa esperienza e infatti vediamo pendere dalla sua bocca una lunga lenza. Speriamo che la nostra pastura non gli abbia fatto dimenticare lo scampato pericolo. Dopo un’ora i tonni se ne vanno e noi risaliamo senza fare commenti. E’ stato bellissimo e per ora nessuno se la sente di dire nulla tranne Alberto che sostiene che dopo l’immersione con i tonni il suo dito rotto e’ guarito. Che sia arrivata l’epoca della tonnoterapia? "

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