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Diario della sessantatreesima giornata

DATA: 4 luglio 1999

Il mio nasoQuando la scienza arranca, il "naso" diventa importante. Io ce l’ho grosso, ma anche oggi non e’ servito a granche’.

Siamo a 11 miglia da Lampedusa sulla secca di Levante, uno dei ristoranti a quattro stelle del Mediterraneo, con saraghi, ricciole e corvine in quantita’.

Molti pescatori di Porto Palo, di Siracusa, di Catania, di Malta ci hanno detto "andate a Lampedusa sulla secca di Levante, lì troverete squali in abbondanza."
Ebbene siamo sopra alla famosa secca e finalmente in una giornata di bonaccia. Siamo all’ancora su un fondale di circa 30 metri e stiamo pasturando intensamente da ieri.

Sul fondo c’e’ molta vita, ma in superficie non si vedono pinne.

Il naso mi dice che dovremmo spostarci e non sostare proprio sopra alla secca, ma i consigli degli esperti, anche locali, e l’impossibilita’ di ancorare su alti fondali, ci trattengono qui. Non per sempre pero’: pasturare per meno di 6 ore puo’ essere inutile, ma perseverare per oltre 40 rischia di essere diabolico: domani "o la spa o la vacca" . Se non si vedono denti … si cambia!

Altre secche e Lampione ci aspettano.

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