Diario
della sessantunesima giornata
DATA: 2 luglio 1999
C'è una domanda che
si finisce prima o poi per porsi quando si pensa agli squali: sono animali
"intelligenti" o, come robot in carne e ossa, seguono esclusivamente il
loro istinto? Naturalmente, per rispondere a questa domanda, bisognerebbe
prima definire l'intelligenza: è la capacità di imparare? Oppure è
l'abilità di sapersi adattare a nuove condizioni? Nessuno è in grado,
oggi, di dare una risposta soddisfacente a questa domanda per alcun essere
vivente, squalo compreso. Sta di fatto che gli squali, pur essendo assai
più primitivi dei pesci ossei, hanno mediamente un cervello più
voluminoso. Ciò è in parte dovuto al fatto che sono dei predatori: le aree
legate ai sensi dell'olfatto, ad esempio, sono ipersviluppate. Grazie a
questa "cilindrata cerebrale" sensibilmente superiore gli squali sono
capaci di comportamenti relativamente complessi.
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Un mako fotografato
(aihme’) in California
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