La pinna non è riapparsa, il maestrale si.
Siamo a Lampedusa.
Non riuscendo a vedere squali ne approfitto per parlarne. E apro un
libro a caso: "Squali" di Piero e Alberto Angela / Alberto Luca Recchi.
Tema: gli attacchi all'uomo:
A prescindere dal tipo di costa, dalle temperature delle acque ecc. si
è visto che quasi due terzi degli attacchi è avvenuto in meno di 1,5 m di
profondità e un terzo entro i 15 m da riva. Anche in questo caso ciò è
dovuto alle preferenze dell'uomo: è qui che si concentrano l'80-90% dei
bagnanti. Questo dato rivela anche ciò che molti testimoni ad attacchi
hanno affermato: non esiste una "profondità di sicurezza", uno squalo
attacca ovunque fino a riva, persino arrancando in poche decine di
centimetri d'acqua (anche se è raro). I linea generale, però, gli squali
preferiscono rimanere in acque più profonde, avvicinandosi alla costa e
alla riva di notte. Curiosamente, gli squali sembrano preferire più gli
uomini che le donne (il rapporto è addirittura di 12 a 1). Forse ciò è
dovuto solo al fatto che l'uomo tende a praticare la caccia subacquea più
della donna (senza dimenticare che molte delle attività legate al mare
sono praticate dall'uomo).